Al
Sindaco
All'Assessore
al bilancio e finanze
Al
Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto:
TARSU anni 2006-2007-2008-2009-2010-2011- avvisi di
accertamento – INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
accertamento – INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Il
Comune di Sciacca sta notificando ai cittadini avvisi di accertamento
relativi alla Tassa Rifiuti Solidi Urbani per gli anni 2006, 2007,
2008, 2009, 2010, 2011.
Con
un unico ed inaspettato atto, viene chiesto ai contribuenti di pagare
maggiori imposte per 6 annuali pregresse, un autentico salasso.
Gli
avvisi si basano su un mero controllo delle superficie risultante al
catasto, mediante l'incrocio con i dati comunicati dall'Agenzia del
Territorio.
Gli
accertamenti vengono infatti eseguiti in base all'art. 1 comma 340
della Legge 311/2004 ( legge finanziaria 2005), ai sensi del quale,
per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione
ordinaria censite nel catasto edilizio urbano, le superfici di
riferimento ai fini della TARSU, non possono in ogni caso essere
inferiori all'80 % della superficie catastale.
Oltre
al recupero retroattivo della metratura mancante, la norma di legge
consente ai Comuni di rettificare d'ufficio con decorrenza 1/1/2005
le superfici degli immobili già denunciati che risultano inferiori
alla predetta percentuale.
Sulla
base delle predetta normativa, gli uffici del Comune di Sciacca
stanno provvedendo a notificare ai contribuenti avvisi di
accertamento recanti importi assai elevati.
Infatti
con il medesimo atto si procede ad accertare ben sei annualità ( dal
2006 al 2011), pretendendo pure il pagamento di sanzioni nella misura
del 50%, oltre interessi, addizionali e tributo
provinciale.
Tutto
ciò determina il pagamento di cifre molto elevate, a pochi giorni
dalla scadenza dell'IMU e con le famiglie in condizioni di enorme
difficoltà economica.
I
controlli riguardano, ovviamente, quanti hanno provveduto ad
accatastare i propri immobili, mentre coloro i quali possiedono
immobili non ancora censiti al catasto, non riceveranno alcun
accertamento.
Considerata
la grave congiuntura economica in atto, mi chiedo per quale motivo,
per venire incontro alle esigenze dei cittadini, non siano state
adottate procedure più consone, gia' adottate da altri comuni.
E'
notorio che molte Amministrazioni Comunali, anche allo scopo di
prevenire inutili contenziosi, e favorire le attività dei
contribuenti nelle operazioni di riscontro tra superficie dichiarata
e superficie risultante dai dati catastali, prima ancora di
notificare gli avvisi di
accertamento, con apposito AVVISO PUBBLICO, hanno invitato i cittadini a
mettersi in regola con la TARSU, e dichiarare al Catasto i propri immobili, adeguandosi entro un congruo termine alla nuova normativa, senza alcuna applicazione di sanzioni ed interessi.
accertamento, con apposito AVVISO PUBBLICO, hanno invitato i cittadini a
mettersi in regola con la TARSU, e dichiarare al Catasto i propri immobili, adeguandosi entro un congruo termine alla nuova normativa, senza alcuna applicazione di sanzioni ed interessi.
Per
quanto sopra, dovendo fornire i necessari chiarimenti ai cittadini
interessati
INTERROGO le SS.LL. per conoscere:
INTERROGO le SS.LL. per conoscere:
- per quali motivi, preliminarmente alla notifica degli avvisi di accertamento, non si e' provveduto ad informare la cittadinanza mediante avviso pubblico dei risvolti della nuova normativa, invitandoli a regolarizzare entro un breve termine la propria posizione, senza alcun aggravio di sanzioni e interessi;2) per quali motivi si è proceduto ad accertare con un solo atto ben sei annualità pregresse ( dal 2006 al 2011), con aggravio di sanzioni ed interessi nelle misure sopra indicate, piuttosto che alleggerire la pretesa del comune, spalmando l'accertamento in più annualità;3) per quali motivi, pur in presenza di situazioni correttamente dichiarate
nel periodo antecedente alla entrata in vigore della legge 311/2004 (art.1 co 340), e mai contestate dagli uffici, è stata applicata la sanzione di infedele/incompleta dichiarazione nella misura del 50% per ogni annualità accertata;3) quanti avvisi di accertamento il Comune ha provveduto a notificare, quali sono stati i criteri di selezione dei contribuenti destinatari degli avvisi, e quale è il gettito complessivo che si prevede di incassare;4) nell'ipotesi di contestazione da parte dei contribuenti ed a richiesta degli stessi, gli uffici del Comune come intendono procedere, nello specifico: se intendono effettuare ulteriori verifiche, anche sui luoghi, per il riscontro della esattezza della superficie dichiarata, o piuttosto si limiteranno a tenere conto della superfici risultanti al Catasto;5) se nell'ipotesi di adesione all'atto di accertamento è possibile rateizzare il pagamento di quanto in effetti dovuto.
Considerato che il cittadino ha 60 giorni di tempo per presentare ricorso
in Commissione Tributaria, chiedo con URGENZA di avere risposta orale in
Consiglio Comunale.
Sciacca,28/12/2012
Mario TurturiciConsigliere Comunale