sabato 18 settembre 2010

E' QUESTA LA CITTA' NORMALE E VIVIBILE ????


Se nel cimitero di Sciacca non ci sono piu' loculi e le bare restano ammassate nel magazzino della camera mortuaria per giorni e giorni le colpe non vanno certamente attribuite alla mia amministrazione, semmai alle lentezze ed alle indecisioni di chi oggi governa la città.
Una situazione gravissima e per questo vergognosa che non si era mai verificata in passato, e che poteva essere evitata senza particolari sforzi e con un minimo di programmazione.
Le dichiarazioni dell'assessore Turturici rilasciate nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri sera lasciano esterefatti, ove si consideri che lo stesso piuttosto che dare risposte esaustive sulla procedura di Project financing in atto, che appare caratterizzarsi per misteriose lentezze e tortuosità, si è cimentato nella solita ed inopportuna pratica dello scarica barile.
E' una pratica che può funzionare, coma ha funzionato, durante la campagna elettorale, ma che alla prova dei fatti non regge più, e di questo oggi la Città ne è consapevole, costretta com'è a tastare, ogni giorno che passa, il grado di inefficienza di una amministrazione cittadina che non riesce nemmeno ad assicurare un servizio ordinario, quale quello della sepoltura dei defunti.
Nel merito della questione ritengo opportuno aggiungere che la mia amministrazione non solo aveva lasciato una situazione di assoluta normalità e tranquillità, ma aveva anche avviato l'iter amministrativo per l'approvazione del Piano urbanistico per l’ampliamento dell’area cimiteriale, iter di cui non è dato sapere più nulla !
Altresì, si rimane esterefatti dalle dichiarazioni del sindaco Vito Bono in merito alla questione idrica ed in particolare all'avvenuta consegna dei pozzi alla Girgenti Acquae.
Lo stesso nel sostenere che egli non avrebbe fatto questa scelta, dimostra di non conoscere le disposizioni di legge che regolano la materia, o forse ritiene di essere ancora in piena campagna
elettorale.
Infatti basta andare sul sito internet dell'Ato Idrico, organismo di cui peraltro egli è componente del consiglio di amministrazione per leggere l' Art. 7 della Convenzione tra ATO e soggetto gestore, che così recita: “ Per l’alimentazione del servizio sono affidate al Gestore le fonti di approvvigionamento in atto utilizzate per l’approvvigionamento potabile del territorio oggetto dell’affidamento, e specificate nel Piano d’Ambito”.
A meno che il rispetto della legge sia da considerare un optional in una città “normale e vivibile”!
Sciacca, 17/09/2010
Dott. Mario Turturici