venerdì 30 luglio 2010

DIFFIDATE DALLE CORRENTI: SI COMINCIA CON LE DIVISIONI IDEOLOGICHE, SI PASSA ALLE DIVISIONI PERSONALI, SI FINISCE CON LA FRANTUMAZIONE DEL PARTITO !



Non è farina del mio sacco, non è una mia riflessione la frase che leggete nel titolo di questo post.
E' una riflessione amarissima formulata dal padre fondatore della democrazia cristiana, don Luigi Sturzo.
Ci rendiamo conto di quanto oggi, a distanza di molti anni, le riflessioni di don Sturzo siano ancora incredibilmente attuali.
L'odierna insanabile frattura dentro il Popolo delle Libertà tra i due co-fondatori Berlusconi e Fini, altro non è che il naturale approdo di un lento, inarrestabile ed irreversibile processo di disgregazione nel partito che ha già mietuto le sue "vittime" a livello periferico ( Sciacca docet) e che oggi trova la sua triste ribalta sulla scena nazionale.
E' un dato di fatto che le divisioni tra le correnti interne al Pdl siano state la causa principale della sconfitta elettorale in molte realtà locali (Sciacca, Termini Imerese, Milazzo etc), provocando danni irrisarcibili ad una classe dirigente innocente, che ha avuto la sola colpa di credere nell'ambizioso progetto del Popolo delle Libertà e che, invece, è rimasta vittima del "fuoco amico".
Ma questi rischi si avvertivano già due anni fa !
A Roma, in occasione del Congresso Nazionale che ha sancito la nascita del Pdl , poco prima dell'intervento del Ministro della Giustizia Angelino Alfano, pensai di inviargli un sms per ricordargli la famosa frase di don Luigi Sturzo.
Quella mia iniziativa, che evidentemente era uno sfogo per quello che stava accadendo a Sciacca dove il partito era spaccato in due, suscitò la curiosità ed il sorriso del Ministro,
Ma capii che non era quello il contesto in cui egli poteva trattare un tema così scottante e delicato, quale quello dell'effetto nefasto delle correnti interne al partito.
Oggi quel messaggino sms ritorna nei miei ricordi !
Io dico che bene ha fatto Berlusconi a rompere gli indugi, quanto meno si fa chiarezza dentro il partito, cosa che spero possa avvenire presto anche in Sicilia, dove è inconcepibile che esistano addirittura due partiti nel partito ( Pdl e Pdl Sicilia ) che sono su posizioni politiche nettamente contrapposte.
La gente non capisce, e non trovo giusto che in un momento di crisi economica così pesante per tutte le famiglie italiane la politica debba rendersi protagonista di simili spettacoli.
E' opinione diffusa che la politica romana sia troppo distante dai veri bisogni della gente, e che i parlamentari vivano sempre più in un mondo tutto loro, che è lontano anni luce dal territorio.
Per queste ragioni il sistema elettorale va profondamente e urgentemente riformato, la gente deve potere scegliere con il proprio voto il parlamentare che lo deve rappresentare a Roma.
Ci vuole una legge elettorale che assicuri il ricambio della classe dirigente!
Questo deve fare il Presidente Berlusconi, se vuole ridare slancio all'azione politica e ridare fiducia a quella classe dirigente che ha creduto in Forza Italia prima e nel Popolo delle Libertà dopo.
E' davvero un peccato che la politica, certa politica, non abbia voluto ascoltare le riflessioni di don Luigi Sturzo, le idee del prete siciliano ed i suoi consigli, se opportunamente recepiti, avrebbero sicuramente evitato la frantumazione di un partito ad appena due anni dalla sua nascita.
Che tristezza!
F.to Mario Turturici